giovedì 5 maggio 2016

Rembrandt Bugatti, il ritratto in gabbia di Franzosini





Un romanzo insolito come la vita insolita raccontata. Non é nuovo a queste scelte Edgardo Franzosini, ex bancario che con l'ultimo suo libro  ci presenta un personaggio fuori da ogni schema. In "Questa vita tuttavia mi pesa molto", edito da Adelphi, protagonista é Rembrandt Bugatti, fratello del più celebre Ettore, costruttore di automobili. Rembrandt é uno scultore eccentrico nel mdo di vestire e nella scelta dei soggetti delle sue opere d'arte, solo animali ed infatti trascorre la sua vita negli zoo delle città che visita, da Parigi ad Anversa. Poi stanco di tutto cio'che lo circonda, annoiato e deluso dai comportamenti umani decide di suicidarsi. Un piccolo libro agevole, non più di 120 pagine,  dove lo sguardo dell'autore  come un entomologo indaga sulla quotidianità, sui piccoli gesti e nevrosi, cercando di ricostruire allo stesso tempo la Storia con la S maiuscola, siamo in un orizzonte temporale che abbraccia la Grande Guerra. Una narrativa piena di simboli e rimandi, che nell'apparente placidità della parola rivela quasi uno spirito apologetico.Un libro che é anche un inno all'indolenza, alla stanchezza di vivere in un mondo che sembra una immensa gabbia come quelle che affollano gli zoo che Rembrandt frequentava e dai cui forse non vale la pena neanche fuggire.

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