lunedì 27 maggio 2013

Un capolavoro per tutti, dai Depeche Mode, Music for the Masses




Quanto ho amato questo lp, certo continuo a pensare ad alcuni dischi in termini di lp, perché all'epoca , primi anni '90 avevo davvero una sterminata collezione di vinile. Music for the masses é l'album cui sono più affezionato dei grandissimi ed inimitabili Depeche Mode, un gruppo seminale per il rock non solo inglese che ai primi anni'80 ha convogliato le tensioni dell'ultima fase punk con l'intellettualismo new wave e dark, cui va aggiunto il glaciale suono della musica industrial di trenta anni fa. 

L'inizio é davvero sfolgorante con un pezzo del calibro di Never Let me Down Again, canzone sulla dipendenza ed abuso di droghe pesanti, per seguire con le atmosfere estatiche di The things you Said, ma l'autentico break é dato da Strangelove, una bomba che a distanza di tanti anni mi incendia e devasta ancora la mente con quel suo attacco incredibile. Un brano davvero unico degno di stare nell'Olimpo dei brani dei Depeche Mode, ma anche del rock adulto britannico degli anni '80 al pari degli Smiths e degli U2. Dave Gahan e Martin Gore sono nella loro fase più creativa, un idillio spaziale che tocca tutte le corde dell'animo umano, dal gotico al crepuscolare. Meravigliosi architetti del synth-pop. 

A chi dice senza riflettere della mediocrità di quegli anni (gli eighties) consiglio di andare di corsa ad acquistare o riascoltare questo album. Ed a recuperare magari sul web i meravigliosi videoclip diretti da Anton Corbjin.

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